La idea detrás del logo para el proyecto Think Commons es sencilla: hacer referencia al logo de creative commons pero utilizando una sola c. A la vez la “c” de commons es un circulo perfecto (es por esto que se ha utilizado la fuente Avant Garde Gothic). Se trata de una C pero tambien de un circulo que le falta una parte: esa parte que le falta determina su abertura y su innovación (referencias a la cultura libre y a las estructuras abiertas). Al mismo tiempo, no solo es un circulo si no más de uno, para comunicar una idea de pluralidad: cadauno tiene su color y su orientación, pero juntos diseñan un circulo, que no es estandardizado y estable si no emergente de esa pluralidad.
Author: francesco
feliz cumple @norma_da_
No es la primera vez que para un cumpleaño regalo un post. Lo he hecho la primera vez en italiano para mi padre @ivocingolani y luego en francés para @ctrlzarch con un articulo sobre la vie meilleure, que considero una de mis primeras reflexiones sobre el concepto de #slowlife inspirado por mi amigo Massimo. Hoy hago lo mismo en castellano para Sarah Fernández Deutsch, carpintera, fotografa y bailarina, como se cuenta aquí en ocasión de su participación en el proyecto QUARTO. Feliz cumple Sarah. Las fotos de este post son [tu]suyas, podeis ver más en flickr. Por cierto, el titulo de la foto arriba: [ el santuario ] el perú 09.
fare la pasta a mano va di moda (a Parigi)
Quando faccio la pasta non penso a niente. Quando faccio le orecchiette penso solo a che mi vengano bene e senza troppi sforzi: belle, concave, nè troppo asciutte, nè troppo bagnate. E’ il mio modo di creare qualcosa e non credo sia dovuto – come i malpensanti insinuerebbero – a un frustrato senso di maternità o all’istinto di onnipotenza del generare. Si tratta di costruire la realtà fuori di me in maniera concreta, pratica, dar vita a una realtà fisica di odori, sapori, forme e colori. Forse è la smaterializzazione della realtà attraverso la virtualità delle nuove tecnologie che mi induce al bisogno di concretezza, ma anche senza computer a 15 ann iero lì che facevo le mie sciarpette a mano. No, non ho 70 anni, non ci crederete ma qui a Parigi con la mia pasta fatta a mano sono anche una alla moda, e queste pratiche dei “lavori femminili” non le ho ereditate dai miei avi, le ho imparate con internet. Una vera e propria contraddizione? A voi giudicare. Continue reading fare la pasta a mano va di moda (a Parigi)
sonia + sergio = a video about QUARTO
Sonia Camallonga es de Sant Andreu y Sergio Yanes de Lloret de Mar. Ambos trabajan de muchas cosas pero sólo cobran de algunas. A ella le gusta dibujar y hacer teatro, al él plantar tomates y escuchar vinilos. Forman parte de Transeünts, un colectivo de personas que trata de desordenar la vida en la calle mediante la pedagogía y otros artilugios. Su fin último es vivir en una masía en la costa del Mediterráneo. Ninguna de ellos tiene ni puta idea de editar videos.
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2012: non lavorare per fermarsi a pensare
Smettere di lavorare. Qualche mese fa ho annunciato su questo blog che sarebbe stato il mio progetto per il 2012. Detto, fatto. A gennaio 2012 ho iniziato a smettere. E ora voglio raccontarlo qui. Cosí, per vedere chi c’è dall’altra parte. Ammetto anche che ieri mattina, mentre iniziavo a scrivere questo testo, ho avuto l’impressione di essere sul punto di pubblicare un post molto pericoloso. Ma comunque andiamo avanti. A voler essere precisi, non ho proprio smesso di lavorare. Si tratta più che altro di lavorare in modo molto diverso, di rivedere radicalmente l’equilibrio fra il lavoro e il tempo libero o, come preferisco dire io, l’equilibrio fra il tempo in cui sono occupato e il mio “tempo vuoto”. Il vuoto per me è molto importante, sia nel tempo che nello spazio. Forse, mi dico, perché è nel vuoto che inizia la creazione. Ecco: a me sembrava che di questo vuoto ce ne rimanesse sempre meno e comunque a me non bastava. Ho deciso quindi che il 2012 sarebbe stata l’occasione per riaverne. Vuoto nello spazio, semplificando la mia vita e riducendo gli oggetti che mi circondano; vuoto nel tempo, svuotando la mia agenda.