Oggi ho visto il film “The artist is present” che racconta la preparazione dell’omonima performance dell’artista Marina Abramović. Come vedete qua sopra, si tratta di una sala vuota del MoMA in uno spazio vuoto con un tavolo e due sedie (il tavolo è poi stato rimosso durante la mostra). L’artista è presente nel museo per tre mesi, sei giorni a settimana, durante tutto l’orario di apertura. I visitatori possono sedersi davanti a lei e guardarla negli occhi. Fine.
Un’opera commovente per molti motivi, e un film che spiega quanto sia complicata la realizzazione di certe performance artistiche, da un punto di vista amministrativo, della vita quotidiana delle persone implicate, ma anche per quanto riguarda la preparazione fisica e psicologica dell’artista. È da molto che cerco artisti che lavorino sullo spazio e il tempo vuoti, e l’opera di Marina Abramović mi colpisce per la sua semplicità e allo stesso tempo la sua straordinaria forza. Riesce a mettere in scena il tempo e lo spazio senza nessun ornamento superficiale.
moma.org/interactives/exhibitions/2010/marinaabramovic
FOTO TESTATA : Andrew Russeth – flickr.com