VERSO TOSERA / desert and storytelling






VERSO TOSERA is a trip in the tunisien desert, looking for lost cities. The trip has been realised by Francesco, Manuele and M. the 31st of December 2009

VIDEO: Roberto Lombardi (NONMELOSPIEGO PRODUZIONI VIDEO)

Nel vuoto delle dune siamo costantemente il centro di un cerchio immaginario che non delimita niente. Una condizione che instaura una confusione ubriaca fra la sensazione di essere il fulcro di qualcosa, e allo stesso tempo di non essere altro che un punto alla deriva nello spazio. READ MORE

 

 ///////////////////////////////////////// www.versotosera.blogspot.fr

Kaléidoscope de Jacques Famery: la forme EST la structure



Je vous présente ici la chaise Kaleidoscope de Jacques Famery, composée d’une seule feuille de matériau découpée et roulé sur elle. Une chaise sans structure, ou bien sans décoration: la forme EST la structure.

Et oui, on voit plus les demoiselles que ce sur quoi elles sont assise. Jacques Famery nous explique que elles “étaient volontairement ainsi. Cela correspondait à une attitude critique de 68, puisque la transparence des objets était la manière voulue de les faire oublier….pas les demoiselles évidemment…..mais les objets et la consommation.”

L’auteur de ce siège nous explique aussi les problèmes liés à la fabrication: “Le développement du système (divers sièges, tables et étagères ) à été produit par Herman Miller international ( USA ), suite à une défection de Steiner France qui n’était pas en mesure d’assurer le projet, en raison de quoi, j’ai provoqué la rupture du contrat que nous avions amorcé avec ce fabricant français.”



Jacques Famery, dont j’avais déjà parlé ici, aussi enseignant et créateur d’architectures, a aussi participé au projet pour le Champ de Mars à Paris, mis au point 1972 en collaboration avec Andrea Branzi e le groupe ARCHIZOOM de Florence. Ce projet représente “la première proposition pour une architecture à façades végétales, et cela non pas pour des raisons seulement spectaculaires ( JE NE SUIS PAS NOUVEAU ), mais pour des nécessités avant tout…rationnelles, du fait notamment que ce site protégé, interdisait l’architecture d’expression contemporaine tandis que l’époque l’y obligeait….. c’était vraiment une idée NOUVELLE.
Le projet avait paru dans CREE, numéro de Juin 1972, à la suite de l’article de J. Famery “Propositions pour l’utilisation de quelques places perdues ou, le design fonctionnaliste c’est la pollution de l’environnement”.

Sur complexitys est disponible une entretien avec Jacques Famery.

APERTURE URBANE

Os presento aqui un texto que estamos trabajando con los de #thinkark para una convocatoria en Milano sobre URBAN HYBRIDATION.

URBAN APERTURE >
<
POROSITY AS A NEW MODEL FOR HYBRID PUBLIC SPACES >

Topics
# Urban Pore/porosity
# Hybrid typologies of public urban spaces
# Hybridization design strategies and case-study in urban, landscape or architectural design

Abstract
Desde hace aproximadamente 20 años, la revolución de las comunicaciones producida por Internet ha afectado de forma substancial nuestra forma de relacionarnos con el mundo. Esto ha producido, entre otros efectos, una corrupción de la oposición tradicionalmente reconocida entre real y virtual. Se nos presenta así un nuevo paradigma que dibuja la realidad como un sistema complejo de relaciones entre la capa « presencial » (física) y la virtual. Los arquitectos y los urbanistas ya no pueden prescindir de esta nueva realidad aumentada que hemos traducido, en el ámbito urbano, con la expresión « espacios públicos híbridos ».

Esta hibridación de los espacios es solo una expresión de un cambio radical más amplio que nos traslada desde un sistema analítico (orden y separación) a otro sintético (complejidad, conexión, permeabilidad). En un sistema caracterizado por una alta capacidad de comunicación, si el espacio se vuelve una realidad mixta de presencia y virtualidad, de la misma manera la separación entre espacio privado y público se vuelve obsoleta.

En esta teoría de la permeabilidad urbana es fundamental el concepto de filtro urbano, es decir un nuevo dispositivo (¿tecnológico? ¿arquitectónico? ¿social? ¿cultural?) capaz de gestionar las conexiones privado/público, presencial/virtual, en un sistema donde los canales no se presentan por separado si no que son comunicantes – APERTURE -. En este modelo, el espacio público se define como aquel en el que la información puede circular libremente. Dicha información pública está formada por las comunicaciones de los canales privados tamizados por los filtros urbanos. Desde nuestra visión la función de filtro non puede ser automatizada: solo las personas, a través de su sensibilidad y sus emociones, pueden resolver esta función de discernimiento.

Nuestra teoría permitiría pasar de una visión tecnocéntrica hacia una antropocéntrica, restituyendo al hombre a su posición natural de espiritualidad y de inteligencia.

Referencias:
THE BIG REAL
Percorsi emotivi
Meipi

MY PROJECTS MINDMAP – molteplicità continua


Pochi giorni fa scrivevo su complexitys (in inglese) che “un blog non è un posto per parlare di sé stessi” e oggi faccio il contrario: un post che parla solo di tutti i miei progetti.
E’ da un po’ di tempo che penso di fare una mappa dei progetti a cui lavoro, e la domanda di una mia amica “ma senti tu che fai?” mi ha dato lo spunto per realizzare tale mappa.
Quindi eccola qui sopra, per vederla meglio forse potete andare qui.
Mancano tanti progetti che ho sicuramente scordato.
La cosa più importante mi sembra segnalare la fine della conoscenza ordinata, analitica e fatta per liste. Google wave che fa?
I cerchi, con l’omnidirezionalità, esprimono bene questa assenza di tracciati a favore di un modello basato sulla molteplicità continua.
Adesso mi sono ricordato che ne parlavo anche in CAMPI.

Fra quelli dell’immagine sopra, tre a caso

THEBIGREAL SMS REALI DI PERSONE REALI (con Manuele Baldoni)
IMAGINARIO Gruppo di ricerca indipendente sulla creatività urbana e le nuove tecnologie della comunicazione (con Domenico DI Siena e Alfonso Sanchez Uzabal)
JE SUIS FOU mostra IMAGE REMIX con BASURAMA

CIAO VORREI ESSERE FIGO MA NON TROPPO E TU INVECE CHE LAVORO FAI? AH OK…

Francesco Cingolani è architetto Bilancia-Scorpione poi anche disegna triangulitos tipo architettura all’indirizzo 7 rue Pecquay 75004 Paris per lo studio HDA PARIS CHE ADESSO FA PURE IL BLOG COMPLEXITYS PER FARE IL FIGO (ah poi ha anche l’iphone).
Manuele Baldoni, altrimenti conosciuto come venditore di piastrelle pero’ soprattutto pittore artistico, ha tipo 30 anni e e’ nato il 10 o l’11 gennaio per il segno vedete voi.
Manuele Baldoni vorrebbe scopare ma non troppo, suona un po’ la chitarra, legge Aldo Nove e lo consiglia ai suoi migliori amici e ha 34 indirizzi mail diversi.
iomanuele chiocciola gmail oppure tiamoprincipessa oppure ilsignorlamolla chiocciola hotmail punto com.
Francesco Cingolani fa l’architetto à la page a Parigi. Manuele Baldoni vende materiale igienico, disegna cessi in mezzo alle valli marchigiane che perdio se non sei mai stato non capisci come sono quelle colline a forma di tetta rotondissima che al limite ci vedi anche le chiese sopra che fanno il capezzolo e allora li’ sei tutta una musica che
Quindi MB lavora sotto le colline prima di andare al lavoro sono le sette e cinquantatre e si ferma in macchina sopra al ponte che separa le colline dalla città e scrive UN SMS IN TEMPO REALE A FC che ancora dorme per dirgli che è un coglione perché a Parigi quell’alba se la scorda….
Poi FC si sveglia per andare a correre, mentre già MB sta in ufficio smadonnando e tenendo a bada i clienti leoni che escono dalla gabbia famelici talmente violenti che sembrano che fanno ridere.
Allora FC legge il messaggio con gli occhi appicicosi. La mattina appena sveglio Francesco non è capace di sentire tutte quelle cose che invece alle 22 e 34 piu’ o meno diventerebbero quasi banali che non ha manco voglia di comunicarlo.
Francesco va a correre e dal parco manda questo SMS a MB “Stamattina i parchi sentivano di lievito. Mentre correvo ballavo e piangevo questo spettacolo della naturalezza, così bello da essere volgare. Che volgarità la bellezza. Alle dieci le piante si gonfieranno e nasconderanno l’orgia dei fiori autunnali. Devo passasrti questo gruppo spagnololoro si che hanno il respiro internazionale. Svegliati cazzo. E buongiorno. .”
E porca puttana quando FC torna a casa e e’ tutto contento che e’ sudato e sente calda la moquette e guarda troppo soddisfatto la vista dal balcone che e’ di parigi, ma mica la torre eiffel, no!!!! tutti tetti normali, tutte finestre di gente che a quell’ora alle nove sta già andando al lavoro….beh FC riceve questo SMS fi MB bellissimo e quindi ride tanto.
“Mentre tu corri ascolti musica scrivi poesie e ti godi la magia io sono già ben 30minuti ke ho attaccati ai coglioni dei leoni famelici e incazzati ke mi dicono ma noi prima delle 800 al cell nn ti troviamo mai?Buongiorno mio amico poetacorridore,come gli rispondo io a quello adesso?STRONZO.e si comincia.”
E poi dopo un po’ Fc ontinua a scrivere a MB se sente l’energia delle cose e MB risponde “Porca puttana io nn sento niente.C’ho un martello pneumatico e un frullino a mezzo metro,8 esauriti ke urlano ke tutto è sbagliato e santoddio ke macello ke è.” Pero’ FC Francesco Cingolani vorrebbe ridere e piangere perché sa che Manuele Baldoni sente invece tutto forte, cosi’ forte che una volta o l’altra ci rimane secco cazzo…
beh insomma FC e’ un’esponente di quella NEW VERY GENERATION che usa twitter, hootsuite, google.com e non it, facebook e usa anche yahoo pipe e soprattutto twitter pero’ e a anche SPOTIFY….insomma lui sta facendo la rivoluzione della comunicazione…pero’ non e’ uno di quelli che siccome chatta allora poi non parliamo piu’ non scopiamo piu’ non facciamo piu’ politica eccetera e blablabla insomma questi discorsi…no lui e’ uni sensoriale che tocca la gente va in bicicletta va a torino e scopre cantanti che non sanno cantare che pero’ in testa sua diventano famosissimi. Francesco Cingolani sente la poesia forte di Vittorio Cane e il sapore anche bello del cemento di Stefano Amen che dice “vivere insomma bisogna obblighi terrestri” e che e’ un’esponente della scena underground torinese.
Quando a Parigi ti chiedono della musica italiana tu te la puoi tirare facilmente dicendo che conosci la scena under di Torino e Stefano Amen eccetera. Nessuno lo conosce. Ma anche in Italia. Nessuno lo conosce. Poi lo fai conoscere a MB e lui fa un macello. Si innamora di Stefano e Amen e gli scrive mail con i 36 indirizzi mailS, crea blog e accoun twitter, lo chiama via skype.
E alla fine diventano amici, Stefano e Manuele Baldoni.
Quindi Francesco Baldoni vorrebbe essere famoso ma non troppo per poi poter…

(foto di un quadro di fratello di quell’amico Antoine Roland che stasera mi ha fatto bere)